giovedì 8 marzo 2012

L’acido folico: un grande alleato delle mamme

L’acido folico è una vitamina del gruppo B (più precisamente la vitamina B9) ed è presente in una grande varietà di alimenti. Una quantità particolarmente alta di acido folico può essere trovata in verdure come asparagi, carciofi, broccoli e cavoli, ma anche in tagli di carne poco nobili, come ad esempio il fegato e il rene.
Con una dieta mediterranea viene assunto ogni giorno un quantitativo sufficiente al fabbisogno giornaliero, pari a 0,2 mg.
Questa vitamina risulta particolarmente importante durante la gravidanza in quanto riduce il rischio che il feto sia affetto da gravi malformazioni, come la spina bifida o l’anencefalia (e tutti i difetti di chiusura del tubo neurale, che rientrano della sigla DTN). Un importante studio ha stabilito che assumendo un’adeguata quantità di acido folico si riduce il rischio di tali malformazioni del 70%. Altri studi scientifici attribuiscono all’acido folico un’importante riduzione di altre patologie, come malformazioni cardiache, degli arti, labio-palatoschisi e difetti del tratto urinario. Nelle donne in età fertile l’assunzione della vitamina non comporta effetti collaterali, l’unico effetto riscontrato è stato un aumento del tasso di gemelli eterozigoti.
Numerose Linee Guida raccomandano una supplementazione di acido folico pari a 0.4 mg a tutte le donne che programmano una gravidanza e che non hanno mai avuto figli con difetti di chiusura del tubo neurale. Non è infatti sufficiente iniziare la supplementazione all’inizio della gravidanza, in quanto lo sviluppo dell’embrione è precocissimo e ha inizio ancor prima che la donna sappia di essere “in dolce attesa”. Infatti, il tubo neurale (cioè il futuro sistema nervoso centrale) si chiude completamente entro 30 giorni circa dal concepimento, quindi già entro quest’epoca può essersi instaurata una grave malformazione.
Viene raccomandata l’assunzione della vitamina attraverso integratori in quanto l’alimentazione non garantisce da sola una quantità minima di 0,4 mg. La copertura è massima se essa viene assunta a partire da un mese prima della gravidanza e continuata per tutto il primo trimestre. È chiaro che l’assunzione di acido folico deve sempre essere accompagnata da una dieta ricca di frutta e verdura!
Ovviamente a tutto esistono delle eccezioni. Tutte le donne che hanno avuto un precedente figlio affetto da DTN, che hanno effettuato una interruzione “terapeutica” di gravidanza per malformazioni di qualsiasi tipo devono aumentare l’apporto di acido folico a 4 mg al giorno ( in Italia non è presente una compressa con questa formulazione, quindi tendenzialmente vengono assunti 5 mg al giorno). Dovrebbero attenersi a questo regime anche le donne affette da epilessia o da diabete, le donne obese e coloro che hanno fatto uso di quantità eccessive di alcool.

Riassumendo:
  • L’acido folico (o vitamina B9) è una vitamina essenziale per ridurre il rischio di spina bifida, anencefalia e altre malformazioni;
  • La dose raccomandata è di 0,4 mg al giorno, deve essere assunta almeno 1 mese prima dell’inizio della gravidanza e prolungato per tutto il primo trimestre;
  • L’acido folico deve essere assunto da tutte le donne che programmano una gravidanza o che non utilizzano un metodo contraccettivo;
  • Le donne che hanno già figli con spina bifida o altre malformazioni devono assumere una quantità di acido folico maggiore.

Grazie per la lettura!

Ost. Francesca Lisciani

Per maggiori informazioni:

Nessun commento:

Posta un commento